Modernita' e tradizioni antiche, metropoli e parchi naturali, templi e grattacieli. I consigli di Viaggigiovani.it per il vostro primo viaggio in Corea del Sud.
Fino a non molto tempo fa, per la maggior parte di noi la Corea del Sud era solo uno dei tanti stati asiatici, collocato da qualche parte tra la Cina e il Giappone, paesi ben più noti e frequentati da turisti e viaggiatori. Poi nel 2018 ci sono state le Olimpiadi invernali e la Sud Corea ha improvvisamente avuto puntati su di sé gli occhi di tutto il mondo. Ed è stata una rivelazione: questa piccola penisola dalle coste frastagliate, con un entroterra di boschi e montagne, ha una personalità unica, originale e affascinante. Qui la natura lussureggiante e incontaminata fa da incantevole scenario a città e megalopoli frenetiche ed eccentriche, come la capitale Seoul (o Seul) che è considerata una delle città più "cool" dell’Asia, dove passato, presente e futuro convivono e si intrecciano, al punto che antichi templi buddisti, pagode e monasteri affiancano senza imbarazzo audaci grattacieli in vetrocemento e chiassosi locali da karaoke (che qui si chiama "noraebang" ed è una vera istituzione).
Ma la sorpresa più grande della Corea del Sud sono loro, i coreani: un popolo caloroso e accogliente, aperto all’Occidente e alla modernità, ma al tempo stesso con una fortissima identità culturale, amante delle tradizioni e del buon cibo (rigorosamente coreano, non cinese o giapponese!), delle buone maniere e… delle emoticon! I coreani le mettono ovunque, persino nelle comunicazioni serie… vi sembrerà di essere in un cartone animato! Stuzzicanti meraviglie, che scommettiamo vi faranno venire voglia di intraprendere un viaggio in Corea del Sud: l’importante è che lo facciate prestissimo, prima che il paese venga preso d’assalto dal turismo di massa. Con una raccomandazione: proprio perché fuori dalle rotte turistiche tradizionali, per muoversi in Corea del Sud – sia nell’entroterra che nelle città – è indispensabile appoggiarsi a viaggi organizzati e a un tour operator con esperienza: non solo per le questioni pratiche, ma anche per essere certi di comprendere appieno usi e costumi di una terra e una cultura così particolari.
Le parole anche se non hanno gambe
viaggiano per mille miglia Proverbio sudcoreano
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Non avete mai pensato ad un viaggio in Corea del Sud? Condividiamo le attrazioni e le esperienze principali della Sud Corea, ma solo qualche spunto, altrimenti vi roviniamo le sorprese...
Cosa leggerete in questo articolo sulla Corea del Sud
- Seul, capitale della Corea del Sud e della felicità
- Seoul cosa vedere? Alcune dritte in breve nell’immensità caotica di Seoul
- Cosa vedere a Seoul, tra shopping, vita notturna e buona cucina
- Corea del Sud, cosa vedere oltre la capitale: templi, isole vulcaniche e parchi naturali
- Le migliori proposte per un viaggio in Corea del Sud
Seul, capitale della Corea del Sud e della felicita'
Se si contano anche i sobborghi, Seul (anche Seoul) è una megalopoli di oltre 25 milioni di abitanti moderna e frenetica, ma è anche una città incredibilmente ordinata, civile, vivibile. In una parola: felice. Alcune ricerche l’hanno classificata addirittura come una delle città più felici del mondo. Tocca a voi scoprire il perché: noi possiamo provare a raccontarvela, a partire dai suoi profili, che sono quelli di una città del futuro (vanta alcuni dei grattacieli più alti del mondo), ma immersa in una distesa di campi di riso e foreste verdi. Un contrasto bellissimo che noterete subito, così come quello fra antico e moderno: i palazzi di nuova costruzione si alternano alle case tradizionali costruite con mattoni di fango e i templi affiancano i locali alla moda.
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Seoul cosa vedere? Alcune dritte in breve nell’immensita' caotica di Seoul
Le origini di Seoul sono antichissime, ma le vestigia della città vecchia sono andate perdute con la ricostruzione degli anni Cinquanta. Non tutte per fortuna: una buona serie di monumenti si conserva ancora nella parte della città a nord del fiume Han e nel distretto storico di Jongno-gu. Tra questi, il Namdaemun, colossale porta della città costruita nel XIV secolo e “tesoro nazionale” numero uno della Corea del Sud. Un altro monumento di grande interesse storico e artistico è il Gyeongbokgung, il più grande dei cinque magnifici palazzi reali di Seul costruiti in epoca medievale dalla dinastia Chosun, dove potrete provare l’emozione di indossare i costumi tradizionali dei regnanti. Per una full immersion nella storia del Sud Corea dalla preistoria ai nostri giorni, visitate il Museo Nazionale della Corea e il Bukchon Hanok Village, caratteristico quartiere con le case tradizionali coreane. Dalla Seoul Tower nel parco Namsan potrete, invece, ammirare una vista eccezionale della città dall’alto. Meglio al calar della sera, magari dopo una cena nel ristorante panoramico girevole che sta sulla torre!
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Quasi sfacciata nella sua modernità è invece la parte a sud del fiume, soprattutto nel distretto di Gangnam (Gangnam-gu): è il centro più moderno e lussuoso di Seul, con scintillanti grattacieli, atelier di grandi firme, ristoranti, bar e locali notturni super trendy, che propongono ad ogni ora dj-set di musica techno e house. Un nome famoso anche da noi, grazie al tormentone rap del Gangnam Style. Proprio la canzone che ha reso famoso il distretto Gangnam di Seoul ha anche un monumento in bronzo tutto suo: roba da veri appassionati! In una visita alla capitale non può mancare, infine, la Zona Demilitarizzata, ovvero la striscia di terra che segna il confine con la Corea del Nord.
Lo sappiamo, anche a noi si è fatto vivo alla mente il balletto di Gangnam Style. Volume a palla, balzate in piedi dalla sedia e... "Sexy Lady, Oppan Gangnam style"....
Cosa vedere a Seoul, tra shopping, vita notturna e buona cucina
Antico e moderno, tradizione e modernità si incrociano a Seul anche quando si parla di shopping e acquisti. E non ci sono mezze misure: si passa dalle chiassose bancarelle multicolori del Namdaemun Market al mastodontico centro commerciale Lotte World, che ospita anche piscine e piste da pattinaggio, dal mercato del pesce di Noryangjin, dove si possono anche gustare i prodotti appena pescati, a quello di South Gate, il più grande di Seul e ricco anche di artigianato locale. Per gli amanti della vita notturna, i quartieri ideali sono il già citato Gangnam e il quartiere It’aewon, ricchissimi di locali di ogni genere. Se, invece, preferite un po’ di relax dal caos cittadino, l’ideale è una gita notturna in battello su fiume Hang, per una visione d’insieme della città illuminata. Seoul, inoltre, ha due grandi “polmoni verdi”: il parco T’apkol (che prende il nome della pagoda che sorge al suo interno) e il Namsan.
Di grande interesse è poi il capitolo “cucina”: ma non azzardatevi a chiedere involtini primavera o sushi! La cucina coreana è un mondo a sé e ha ben poco in comune con quelle di Cina e Giappone. Il simbolo della cultura gastronomica locale, nonché pietanza nazionale della Corea del Sud, è il Kimchi, fatto con verdure fermentate, spezie e frutti di mare, in centinaia di varietà diverse. Poi ci sono i mandu, ravioli ripieni di carne e verdure cotti al vapore o saltati, le bindae-duk, frittelle di farina di fagioli e verdure miste, la sangye-tang, una zuppa di gallina e zenzero. I ristoranti sono in genere di ottima qualità in tutta la Corea del Sud, ma anche lo "street food" è un’abitudine assai diffusa tra i locali. Provare per credere!
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Corea del Sud, cosa vedere oltre la capitale: templi, isole vulcaniche e parchi naturali
Per conoscere l’anima autentica della Corea del Sud, ovviamente, bisogna spingersi anche nelle altre città e nell’entroterra. A colpire è soprattutto la grande varietà dei paesaggi e la lussureggiante vegetazione, che esplode letteralmente non appena si lascia la capitale Seoul per immergersi tra parchi nazionali (ce ne sono più di venti), risaie e campi di tè. Un viaggio in Corea del Sud deve assolutamente includere il Parco nazionale Seoraksan, dove tra alture che sfiorano i 1.700 metri, boschi di pini e bambù, cascate, laghi e prati verdi, sorgono templi antichi che sono tuttora meta di pellegrinaggi e un castello del XIII secolo. Il Parco Nazionale Gayasan ospita invece uno dei templi buddhisti più antichi del paese, mentre nel Parco Nazionale Songnisan è custodita una statua del Buddha alta 33 metri.
Per gli amanti delle esplorazioni c’è la Hwanseongul Cave, una delle grotte calcaree più grandi dell’Asia, attraversata da un fiume sotterraneo. Oltre al gran numero di parchi naturali, la Corea del Sud vanta anche ben 12 siti Unesco, tra cui spiccano i due villaggi di Hahoe e Yangdong: entrambi conservano un patrimonio architettonico straordinario, con le case tradizionali dal tetto in tegole e paglia. Vero museo a cielo aperto è l’antica capitale del regno Silla, ovvero Gyeongju: spettacolare il tempio buddista Bulguksa, costruito nel 751 e completamente ipogeo. Alcuni templi, tra l’altro, sono oggetto di una particolare usanza – molto coreana –, quella cioè di essere aperti al soggiorno di turisti e viaggiatori, i quali possono scegliere se prendere parte alle attività di preghiera e meditazione o se godersi semplicemente profondi momenti di pace e tranquillità.
Dalla natura incontaminata si torna alla metropoli visitando Busan (Pusan), città portuale tra le più grandi del mondo e famosa anche per la sua immensa spiaggia (meta estiva di migliaia di coreani), per poi immergersi di nuovo nella storia millenaria con il villaggio fortificato di Nagan.
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Siamo nel sud della penisola coreana: da qui in un attimo si raggiunge l’isola di Jeju, di origine vulcanica, una meta "very cool" per i coreani (un po’ come la nostra Capri). Il motivo? Jeju è una perla di foreste verdissime circondata da spiagge tranquille e accarezzata dalle onde del Mar Giallo. Il posto perfetto per rilassarsi prima del rientro e assaporare con calma tutte le meravigliose scoperte fatte durante il nostro viaggio in Corea del Sud.
Le proposte di Viaggigiovani.it per un viaggio in Corea del Sud
Scritto da: Giada V. Redatto da: Claudio P. Copertina: Shutterstock