Terre verdi e blu di laghi e di vulcani, di mucche e di ortensie: le cose da vedere e le mete da non perdere delle isole Azzorre, un arcipelago quasi inesplorato
Proprio nel cuore dell’Oceano Atlantico, quasi a metà strada tra l’Europa e l’America, c’è un arcipelago dalla natura lussureggiante. Nove isole vulcaniche, che quasi inaspettatamente si ergono dalle vaste distese oceaniche, abbracciate e protette da alte onde tra cui nuotano le balene: sono le Azzorre, isole a lungo “sconosciute” dal punto di vista turistico, ma che ora destano uno straordinario interesse. E con ragione.
“Per questo clima e per la terra nera e ricca gli alberi sono altissimi, i boschi lussureggianti e i fiori abbondano: grandi fiori azzurri e rosa, carnosi come frutti, che non ho mai visto in nessun altro luogo”: anche il grande scrittore Antonio Tabucchi, che così le descrive nel libro “Donna di Porto Pim”, rimase ammaliato dalla potente bellezza delle Azzorre.
Ovunque si posi lo sguardo, le Azzorre sono un tripudio di verde e di blu, declinati in mille gradazioni. Il verde è quello delle foreste fittissime, con una ricchezza di specie arboree che varia a seconda della latitudine e dove piante rigogliose di ortensie la fanno da padrone ad ogni angolo; il blu, quello delle acque dei laghi e dell’oceano, popolate da delfini e capodogli e persino da orche e balenottere azzurre!
Le isole Azzorre sono, quindi, la meta ideale per i viaggiatori che amano la natura autentica e selvaggia. Inoltre riescono a combinare mare e montagna in modo sublime. Lo sapevate? Le Azzorre sono considerate le montagne più alte del pianeta, se si calcola il dislivello dalla base del fondale oceanico fino alle cime dei monti, che nel caso del monte Pico si ergono fino a 2.351 metri. Estremi e contrasti che si esprimono anche nel clima, che qui non conosce le mezze misure: non a caso i portoghesi dicono che alle Azzorre ci sono quattro stagioni in un giorno!
Per esplorarle senza perdere nemmeno una delle tappe più affascinanti, il consiglio è di scegliere un viaggio organizzato, come il tour Azzorre e Lisbona. Non esistono voli diretti dall’Italia, si fa scalo a Lisbona e poi si atterra a Sao Miguel; da un’isola all’altra ci si sposta in traghetto o con brevi voli interni. Dal punto di vista amministrativo, le Azzorre sono isole portoghesi, proprio come la lontana e misteriosa Madeira: per raggiungerle è quindi sufficiente la normale carta di identità!
Le balene, che più che animali sembrerebbero metafore
e insieme i naufragi, che nella loro accezione di atti mancati e fallimenti sembrerebbero altrettanto metaforici Antonio Tabucchi

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Cosa leggerete in questo articolo sulle isole Azzorre:
Sao Miguel Azzorre, l’isola verde di laghi e vulcani
Alle Azzorre la protagonista indiscussa è la Natura (sì, con la 'N' maiuscola). Da un lato perché queste isole del Portogallo sono relativamente poco antropizzate, dall’altro perché essendosi formate in tempi diversi, presentano caratteristiche molto differenti l’una dall’altra e quindi anche attrazioni ed esperienze. In genere un viaggio alle Azzorre parte da Sao Miguel, l’isola più grande e la più orientale dell’arcipelago delle Azzorre, che ospita l’aeroporto principale nella città di Ponta Delgada.
Chiamata anche isola verde, a Sao Miguel le cose da vedere e da fare sono tantissime: fra i luoghi più interessanti c’è sicuramente la valle di Furnas, con l’omonimo lago originatosi da un cratere vulcanico, che oggi è una rinomata località termale, con acque calde e ferrose e molteplici soffioni sulfurei. Qui si possono scoprire anche le caratteristiche caldeiras, ovvero grosse buche in cui gli isolani cuociono il cazeido, il tipico stufato di carne che viene cotto per molte ore proprio sfruttando i vapori naturali.

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La parte nord-est dell’isola è un’area molto selvaggia: fitte distese di foreste si alternano a spettacolari cascate e a terrazze panoramiche naturali (miradouros) che si aprono sull’immensità dell’oceano. Quasi al centro dell’isola si trova, invece, il Lagoa do Fogo, il “lago di fuoco”: un posto sublime, da ammirare seduti sulle sue rive di spiaggia bianchissima. Nell’estremità ovest, invece, non bisogna perdere una visita alle Sete Cidades, una vallata rigogliosa disegnata da due splendidi laghi. Un facile trekking sulla caldera del vulcano permette di ammirare questo spettacolo naturale dall’alto.
Sao Jorge: il paradiso delle Azzorre fra le rocce e il mare
Spostandosi con volo interno verso ovest, si incontra l’isola di Sao Jorge, che fa parte del gruppo centrale delle Azzorre ed è uno dei vertici del cosiddetto “triangolo” insieme alle vicine isole di Pico e di Faial. A rendere spettacolare quest’isola, accanto alla natura selvaggia e alla vegetazione foltissima, sono le fajãs, cioè delle pianure costiere verdeggianti collocate ai piedi di ripide scogliere a picco sul mare. La più bella è la Fajã dos Cubres, inserita addirittura fra le 7 meraviglie del Portogallo: un vero paradiso fra le rocce e l’oceano. Ci si arriva con un facile trekking che attraversa la Serra do Topo e la Caldeira do Santo Cristo, tra ortensie, vegetazione endemica, cascate e piccole lagune affacciate sull’Atlantico.
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Isola di Pico, le Azzorre dei monti, dei vigneti e delle balene
A rendere speciale l’isola di Pico è l’omonimo vulcano, che con i suoi 2.351 metri è anche la montagna più alta delle Azzorre e dell’intero Portogallo. L’ascesa è possibile, ma è piuttosto impegnativa e spesso difficile da organizzare a causa del meteo imprevedibile delle Azzorre. Il vulcano è comunque ben visibile con la sua mole imponente, mentre per scoprire l’isola di Pico meglio dedicarsi al bel trekking a Vinhas da Criação Velha. Il percorso si sviluppa per gran parte entro una campagna coltivata a vigneti delimitati da muretti a secco, un’area così particolare e di grande varietà paesaggistica e culturale da essere stata inserita dall’Unesco fra i beni Patrimonio dell’umanità. Camminare fra queste dolci colline, pensando che nel mare all’orizzonte nuotano delfini e balene rende il tutto ancor più emozionante. Le balene e gli altri mammiferi marini si possono anche avvistare con facilità, il whale watching è un passatempo molto popolare da queste parti. Per completare la visita all’isola, non può mancare una puntata alla Gruta das Torres, sulle pendici del monte Pico: una grotta lavica, formatasi a seguito del raffreddamento di flussi magmatici sotterranei.
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Azzorre spiagge e paesaggi lunari sull’isola di Faial
Spiagge, vulcani e natura incontaminata regnano sovrani anche nell’isola di Faial, la terza isola più popolosa delle Azorre. Anche qui le ortensie sono dappertutto: soprattutto quelle di colore blu adornano gli esterni di edifici pubblici e privati, di strade e piazze. Ecco perché Faial è chiamata anche “isola blu”. Horta è la città principale: un tempo porto di scalo per i navigatori che solcavano l’Atlantico, oggi la Marina di Horta è punto di riferimento per i velisti di tutto il mondo, un luogo d’incontro vivace e pittoresco.
Ma basta allontanarsi di pochi chilometri dalla città per ritrovarsi proiettati in un paesaggio lunare e incredibile. Come quello di Capelinhos, il vulcano nuovo, originatosi a seguito di una serie di eruzioni avvenute negli anni Cinquanta. Costellato di rocce laviche grigie, rosse e nere a picco sull’oceano spumeggiante, questo luogo sembra davvero di un altro pianeta! Uno scenario primordiale si trova sulla Caldeira, cratere vulcanico oggi spento proprio al centro dell’isola che si può percorrere a piedi, immersi fra rocce e vegetazione rigogliosa. Se la stagione lo consente e si è abbastanza temerari, si può anche fare un bagno nell’Atlantico: a Varadouro, una serie di piscine naturali attrezzate con agevoli scalette faranno da anticamera al vostro bagno nell’oceano prima del rientro a casa!

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Viaggi Azzorre: organizzati e' meglio, ecco perche'
Benché siano a tutti gli effetti isole del Portogallo e dunque europee, organizzare da soli un viaggio alle Azzorre può essere complicato per una serie di motivi: le distanze tra le isole dell’arcipelago delle Azzorre sono notevoli e gli spostamenti avvengono con voli interni o con traghetti a prezzi spesso proibitivi; i trasporti pubblici non raggiungono tutti i siti di interesse, che sono spesso in aree isolate dell’entroterra o delle coste, per cui bisogna noleggiare un’auto (anche questa opzione incide molto sui costi); per riuscire ad apprezzare appieno le molteplici esperienze culturali e naturalistiche, fondamentale è poter disporre non solo di una buona mappa delle Azzorre, ma soprattutto di una guida locale. Non da ultimo, il fattore tempo: alle Azzorre clima e meteo sono imprevedibili e caratterizzati da abbondanti piogge. Per tutti questi motivi, è meglio affidarsi ad un viaggio organizzato, in grado di offrire convenienza e il massimo delle emozioni!
Svelate le curiosità sulle Azzorre, a parer nostro una delle destinazioni più sottovalutate d'Europa. Scriveteci se avete qualche altro consiglio da #NomadiModerni, altrimenti partite con noi per un viaggio alle Azzorre.
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Scritto da: Giada V. Redatto da: Claudio P. Copertina: Shutterstock